Carciofi alla giudia
I carciofi alla giudia vengono preparati nella maggior parte delle trattorie romane. Durante una visita a Roma, non potete non provare almeno una volta quello che è uno dei piatti tipici della Capitale e della gastronomia laziale.
Un contorno saporito e molto semplice da preparare
Per trovare le origini della ricetta dobbiamo tornare molto indietro nel tempo. Nel ghetto ebraico di Roma le massaie, utilizzavano la “mammola” romana, ovvero il carciofo tipico del Lazio e preparavano questo succulento piatto di carciofi fritti, soprattutto in occasione del Kippur. La festività religiosa osservata in maniera solenne nel ghetto della capitale, prevedeva 24 ore di digiuno totale.
*Yom Kippur è il giorno ebraico della penitenza, viene considerato come il giorno ebraico più santo e solenne dell’anno. Il tema centrale è l’espiazione dei peccati e la riconciliazione, e termina dopo il tramonto successivo, all’apparire delle prime stelle. Le persone malate consultano in anticipo un’autorità rabbinica competente per verificare se il loro stato le esenti dal digiuno.
Uno dei loro piatti preferiti dopo il digiuno erano proprio i carciofi, per questo motivo nella capitale li soprannominarono “alla giudia”.
Oggi è un ottimo contorno da abbinare a qualsiasi secondo piatto della tradizione romana, spesso li troviamo insieme ai saltimbocca o all’abbacchio.
*fonte wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Yom_Kippur
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Carciofi alla giudia
Ingredienti
- 4 carciofi romani (mammole)
- 1 limone spremuto
- 1,5 l Olio extravergine di oliva
- qb Sale
- qb Pepe
Procedimento
- Iniziate pulendo i carciofi, eliminando le foglie esterne più dure per arrivare mano a mano a quelle più interne e morbide. Dovete eliminare la parte esterna viola di ogni foglia, aiutandosi con un coltellino a lama curva, senza però intaccare la foglia sottostante. Procedete così via via verso l’interno. Completata questa operazione, il carciofo dovrebbe avere la forma tonda di una rosa. Eliminate la parte esterna del gambo, quella più dura, e le attaccature delle foglie esterne tolte in precedenza.
- Prendete una bacinella con acqua acidulata ed immergetevi i carciofi per 10 minuti. Toglieteli quindi dall’acqua, scolateli, asciugateli e sbatteteli uno contro l’altro in modo tale che le foglie inizino ad aprirsi. Prendete un tegame e scaldatevi dell’olio, a sufficienza affinché i carciofi ne siano coperti; immergeteli e lasciateli nell’olio caldo (140-150°C) per 10-12 minuti. carciofi alla giudia (1)Dovrebbero cuocersi senza però diventare eccessivamente molli, comunque per verificarne la cottura è sufficiente punzecchiare la base del carciofo con una forchetta e se questa penetra nel carciofo, potete toglierlo dall’olio.
- Lasciateli raffreddare in un vassoio, capovolti, per circa 20 minuti così che perdano l’olio in eccesso. Con una forchetta aprite le foglie dall’interno verso l’esterno, un po’ come un fiore. Ora condite l’interno dei carciofi con un pizzico di sale e pepe in abbondanza, lasciandoli riposare per alcuni minuti. Spruzzateli con acqua o vino bianco ed immergeteli nuovamente nell’olio alzando leggermente la temperatura ma senza bruciarli. Dopo circa 1 minuto toglieteli dall’olio e fateli asciugare su un foglio di carta assorbente. Servite i carciofi alla giudia ben caldi.