Creare posate monouso biodegradabili con i semi di avocado, l’invenzione geniale di un’azienda in Messico
Dai sacchetti di plastica alle cannucce, passando per posate e piatti, la plastica monouso è una delle principali cause di inquinamento nei nostri mari e sul suolo. Per affrontare e risolvere i grandi problemi che affliggono le popolazioni del pianeta occorre partire da una semplice cosa: la consapevolezza. Il momento in cui le persone si rendono veramente conto di quello che sta succedendo costituisce la base per passare all’azione. Questo è specialmente vero per quanto riguarda l’inquinamento causato dalla plastica monouso. Sebbene ci siano molti modi in cui è possibile ridurre l’uso della plastica nella vita quotidiana (ed è importante adottare tutti gli accorgimenti possibili), c’è bisogno di un cambiamento più radicale, che veda trasformare l’intera l’economia lineare in un’economia circolare, basata sul concetto di riciclo e recupero. E alcune aziende si stanno finalmente muovendo.
L’azienda messicana BioFase ha inventato delle posate biodegradabili e cannucce monouso che si biodegradano in 240 giorni
Se conservate in un luogo fresco e asciutto, le posate BioFase rimangono utilizzabili per 1 anno, ma trascorso questo periodo iniziano a biodegradarsi senza lasciarsi dietro nessuna plastica.
L’azienda raccoglie i semi di avocado dalle aziende che trasformano gli avocado in guacamole o olio nessuna plastica.
L’azienda ha 2 diversi tipi di prodotti: biodegradabili e compostabili. I prodotti biodegradabili si reincorporano nella natura una volta terminata la loro durata, come un frutto. I prodotti compostabili devono essere gettati in un contenitore di compost in modo che possano degradare al 100% e diventare concime.
Non solo questo tipo di produzione è economico, ma questa “plastica” monouso biodegradabile viene realizzata con un materiale che altrimenti verrebbe bruciato in una discarica.
Ci è voluto più di un anno e mezzo di ricerca per trovare il metodo migliore per creare queste posate. La sfida più grande è stata trovare un modo per modellare il materiale nelle forme volute.
C’è tuttavia da fare una considerazione: il Messico è il maggior produttore al mondo di avocado (circa il 50% di tutta la produzione mondiale). Per questo, l’invenzione potrà trovare applicabilità (e anche un certo successo) in quel paese, ma forse non nel nostro, a meno che ci sia la possibilità di importare il prodotto a basso costo. Tuttavia, il principio di creazione potrebbe essere applicato ad altri tipi di scarti vegetali per creare una plastica monouso biodegradabile made in Italy. Speriamo che qualche azienda italiana colga l’occasione di proteggere l’ambiente e sfruttare un’occasione commerciale.
fonte www.keblog.it